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Redazione
Testata editoriale a cura dell’A.S.I.C.

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Accessibilità dei contenuti web: introduzione storica
Correva l'anno 1963. Jim Thatcher, uno dei primi ad aver conseguito il titolo di Ph.D. in computer science, ed il suo advisor Jesse Wright, professore all'università del Michigan, vengono assunti all'IBM come matematici. Il professor Wright era cieco. Era l'epoca dei terminali muti, non modificabili, che servivano solo come interfaccia di accesso ai mainframe. Venne poi l'era dei Personal Computer, così Thatcher ebbe la possibilità di realizzare uno dei suoi più grandi desideri : consentire l'accesso agli elaboratori al suo advisor e collega non vedente. I loro studi culminarono nel 1986 con l'annuncio del primo lettore di schermo per DOS : IBM Screen Reader. Questo sistema permetteva l'utilizzo da parte di un non vedente di un terminale mediante l'audio. Il sistema letteralmente leggeva quanto scritto sullo schermo. Tuttoggi le tecnologie di accesso per i non vedenti non differiscono particolarmente da quel primordiale lettore. Gli studi sull'accesso di utenti disabili ai Personal Computer furono inizialmente in IBM rivolti solo a migliorare le condizioni dei lavoratori interni all'azienda. Gli utenti disabili collaboravano attivamente allo sviluppo di queste tecnologie o fornivano riscontri e osservazioni. Dal 1996 il miglioramento dell'accessibilità divenne parte del processo produttivo dell'azienda.

International Web Accessibility Initiative

Un workshop svoltosi il 6 Aprile 1997 segna la nascita dell'International Web Accessibility Initiative, annunciato il giorno dopo nelle mailing-list del World Wide Web Consortium. Questa data rappresenta la formalizzazione dell'impegno del consorzio nel raggiungimento dell'obbiettivo di rendere i contenuti web accessibili anche agli utenti con disabilità fisiche e mentali. In questo comunicato viene evidenziato come la presenza o meno di barriere cibernetiche diventi un fattore critico in un ambito nel quale più di 750 milioni di utenti hanno disabilità fisiche e mentali. Il WAI, gruppo di lavoro interno al w3c, si impegna a sviluppare formati e protocolli con lo scopo di rendere il web stesso più accessibile. Il gruppo, negli anni a seguire, si suddividerà in ulteriori sottogruppi che studieranno diversi aspetti della problematica. Tuttavia il documento fondamentale sono le Linee Guida per l'Accessibilità dei Contenuti Web. La prima versione definitiva di queste linee guida (WCAG1.0), accompagnate dalle cosiddette Techniques che mostrano esempi e casi di studio, venne pubblicata nel 1999 ed é tuttoggi in vigore.

Accessibilità oggi

Il documento contiene un insieme di 14 linee guida, contenenti ulteriori punti di controllo, che descrivono quali accorgimenti e regole seguire per realizzare documenti web fruibili dalla più vasta platea di utenti possibile. L'accessibilità oggi, infatti, non riguarda più solo gli utenti disabili, ma in genere tutti gli utenti che si trovino a fruire i documenti web in condizioni di svantaggio. Ad esempio utenti che usino terminali non grafici o in bianco e nero.

Accessibilità in Italia : 2003 anno della svolta

Il 2003 viene proclamato in Europa Anno dei disabili. In questo contesto viene elaborata in parlamento una proposta di legge che impone l'abbattimento delle barriere cibernetiche nei siti di pubblica utilità, e si propone di favorire la diffusione della cultura dell'accessibilità nel panorama web nazionale. La proposta di legge, denominata Legge Stanca, diventa legge dello stato il 9 Gennaio 2004. Viene quindi pubblicato uno studio, redatto da associazioni di disabili e informatici, che sarà alla base del decreto attuativo della legge stessa.

Il futuro dell'Accessibilità

Da qualche anno sta maturando nella comunità  degli utenti e sviluppatori web la convinzione che il problema dell'accessibilità  non riguardi unicamente gli utenti disabili o svantaggiati. La battaglia per l'accessibilità, che si intreccia fortemente con quella per la standardizzazione, diventa quindi una battaglia di libertà. Non siamo infatti oggi in grado di definire quali periferiche e software un utente utilizzerà per fruire i contenuti web, basti pensare che un documento può essere visto sullo schermo, sentito tramite un lettore di schermo o stampato. Per questo motivo é necessario innanzitutto separare il contenuto del documento dalla sua presentazione. Il primo passo in questa direzione é stato compiuto con la creazione dello standard CSS e sancito con la versione 4.01 dello standard HTML. Ancora in fase di realizzazione lo standard CSS3, orientato alla creazione di differenti fogli di stile per le varie periferiche di fruizione, ed espandibile a nuove periferiche.

Webografia

http://63.240.118.132/afbpress/pub.asp?DocID=aw050207
www.w3c.org
www.w3c.org/WAI/
www.w3c.org/TR/WCAG10/
www.senato.it/parlam/leggi/04004l.htm
www.pubbliaccesso.gov.it/biblioteca/documentazione/studio_lineeguida
www.webstandards.org
www.w3c.org/Style/CSS/
www.w3c.org/TR/html4/
www.w3c.org/Style/CSS/current-work/
Longo Cristiano
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