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Redazione
Testata editoriale a cura dell’A.S.I.C.

Redazione:
Di Mauro Salvatore,
Oliveto Peter,
Spoto Salvatore Francesco
Cydonia, un mistero analizzato dall'informatica (terza prima)
Come accennato nel precedente articolo, il volto non è l'unico abitante di Marte, l'intera piana circostante è cosparsa di particolari costruzioni. La ricerca dei compagni del volto ebbe inizio da una frase pronunciata da un giornalista, presente al JPL nel momento in cui venne scoperto il volto, Le linee del Volto sono lì per indicarci dove atterrare.

Ignorando il sarcasmo sottinteso, un responsabile del JPL, decise di prendere in seria considerazione il fatto che il volto stesse ad indicare qualcos'altro e incominciò a cercare altri monument nella piana di Cydonia. Questa sua ricerca, continuata anche da altri, consentì la rilevazione di altre strutture.

La città e il forte, considerando che il costruttore del volto avrebbe voluto godere della sua vista, fu tracciata una linea a 90 gradi dall'asse verticale della struttura. Questa arriva ad un gruppo di quattro colline disposte a croce al centro delle quali è possibile un gruppo di dieci forme geometriche piramidali (Cittù), più ad est si trova una struttura dai margini dritti che sembra essere composta da due immensi muri (Forte) che racchiudono uno spazio rettangolare simile al maschio di un castello. La scogliera, a 23 chilometri ad est del Volto, venne osservata una curiosa formazione che giace, stranamente, intatta su una colata di materiali eruttati da un cratere, il che fa supporre ad una sua creazione post eruzione. Tale struttura potrebbe essere una piccola mesa a forma di cuneo oppure un gigantesco muro. Vicino alla città si posso distinguere sedici piccole colline ovali, sono disposte secondo uno schema che non risulta immediatamente ovvio, almeno non ovvio come per le quattro colline della città. Sono talmente piccole che di esse non si può cogliere alcun dettaglio tranne la posizione e la dimensione. Il favo, non è altro che una parte del forte, praticamente si tratta di alcune celle cubiche allineate deliberatamente in una configurazione architettonica addossata al Forte.

In conclusione, quante possibilità  ci sono che simili formazioni dall'aspetto artificioso si verifichino naturalmente ed in tale numero contemporaneamente nello stesso posto? La posizione ufficiale della NASA è che tutte le strutture sono naturali al 100%, e i suoi scienziati si sono dati da fare per trovare soluzioni naturali a questo problema. Ufficialmente, dunque, continua a non esserci una spiegazione geologica naturale per le strutture di Cydonia. In realtà , al ben ponderato ed approfondito studio di scienziati come Carlotto e DiPietro la NASA può soltanto contrapporre un'assunzione secondo la quale una spiegazione naturale alla fine si troverà .

Anche se non riportato nei precedenti articoli, le strutture presenti su Marte riportano intrinsecamente, nelle loro forme e dimensioni, la sezione aurea, vediamo adesso di capire di cosa si tratta e perché ne parliamo.

sezioneaurea

La sezione aurea (nota anche come rapporto aureo, numero aureo, costante di Fidia e proporzione divina), è la parte di un segmento che risulta media proporzionale tra l'intero segmento e la parte rimanente. In pratica è la soluzione della proporzione 1:x=x:(1-x) e rappresenta un numero irrazionale.
Graficamente, la sezione aurea può essere rappresentata da un segmento diviso in due parti a e b, tali che il rapporto tra l'intero segmento a+b e la parte più lunga a sia uguale al rapporto tra la parte più lunga a e la parte più corta b.

Fu studiata dai Pitagorici i quali scoprirono che il lato del decagono regolare inscritto in una circonferenza di raggio r è la sezione aurea del raggio e costruirono anche il pentagono regolare intrecciato o stellato, o stella a 5 punte che i Pitagorici chiamarono pentagramma e considerarono simbolo dell'armonia ed assunsero come loro segno di riconoscimento. Tale rapporto è stato molto utilizzato come strumento costruttivo di alcune tra le più grandiose opere dell'ingegno umano, utilizzato in modo perfetto, o con piccolissimi margini d'errore, da culture e popoli diversi e lontani geograficamente per edificare megalitiche costruzioni.

Dal prossimo numero in poi utilizzeremo tale rapporto come guida, il nostro Virgilio dantesco nel mare magnum dei misteri che circondano e circonderanno sempre la vita su questo piccolo puntino blu all'interno del vastissimo Universo nero.
Bonfiglio Vincenzo
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