Le News
Redazione
Testata editoriale a cura dell’A.S.I.C.

Redazione:
Di Mauro Salvatore,
Oliveto Peter,
Spoto Salvatore Francesco
Come scegliere la macchina fotografica (seconda parte)
Nella prima parte dell'articolo avevamo ampiamente discusso sulle caratteristiche delle fotocamere che in genere vengono più accentuate per motivi commerciali, ed avevamo iniziato ad approfondire la discussione introducendo qualche concetto un po' più tecnico come la lunghezza focale.
Altro aspetto importante che bisogna tenere in considerazione è il sistema di messa a fuoco; alcune fotocamere hanno il fuoco fisso, questo vuol dire che non ci sono parti in movimento dentro il sistema ottico e la lente è sempre nella stessa posizione. In questo caso non ci sono problemi per le classiche foto di primi piani o di paesaggi, ma non permette di fotografare oggetti troppo vicini o di mettere a fuoco un soggetto in primo piano e mantenere lo sfondo fuori fuoco. Potrebbe non sembrare a prima impressione un grosso problema, ma alla lunga vi rendereste conto delle grosse limitazioni che comporta.
Quando il fuoco è variabile, si può avere la regolazione automatica (Autofocus) e quella manuale. Con l'autofocus il fotografo non deve preoccuparsi assolutamente di nulla, la macchina regolerà  l'ottica per ottenere la resa migliore. Ma ci sono casi in cui potremmo voler ottenere degli effetti particolari, come ad esempio il soggetto fuori fuoco e lo sfondo a fuoco, in questi casi dobbiamo agire manualmente sulla messa a fuoco. Ci sono due modi in cui le fotocamere gestiscono il fuoco manuale, alcune hanno dei programmi prestabiliti, altre hanno anche la possibilità di farlo in maniera completamente manuale. Nel primo caso avremo quattro o cinque programmi utili nella maggior parte delle situazioni comuni, ma con una regolazione totalmente manuale si possono fare dei veri e propri scatti d'autore.
Torniamo adesso a considerare quelli che sono gli aspetti critici nella scelta della giusta fotocamera, il display LCD ad esempio alle volte non è molto considerato tra gli elementi base per la scelta del prodotto, invece anch'esso è importante per la riuscita di una buona foto. Sempre più di frequente capita che nelle macchine digitali i mirini ottici non siano reflex e quindi quello che vi vediamo attraverso non è esattamente quello che poi apparirà nella foto. Scattando la fotografia con l'ausilio del display non ci sono invece problemi, inoltre possiamo subito controllare se il risultato è quello atteso. Ma quanto deve essere grande un buon display? E' vero che un display troppo piccolo non ci permette di lavorare comodamente perché l'immagine è troppo rimpicciolita e i menù risultano difficilmente navigabili, ma è anche vero che se questo è troppo grande consumerà  molta energia provocando un rapido esaurimento delle batterie. Allora la cosa migliore è un display tra 1,8 e 2 pollici, ma la cosa importante è che ci sia la possibilità  di tenerlo spento (quando si vuole risparmiare la carica delle batterie), e che sia sufficientemente visibile anche in condizioni di forte luce ambientale (molti display all'aperto di giorno sono inutilizzabili).
Non ci resta che verificare gli ultimi particolari come il tipo di batterie richieste e le schede di memoria. Ormai quasi tutte le fotocamere vengono vendute con batterie al litio ricaricabili, ma ancora molte case continuano a non fornire le batterie a corredo. Nel primo caso non ci sono problemi visto che oltre alla batteria (quelle ai polimeri di litio sono le migliori per durata e peso) viene fornito a corredo anche il caricabatterie, nel secondo caso invece dovremo acquistare separatamente un caricabatterie con un set di batterie, considerando quindi una spesa aggiuntiva che può variare da 15 euro a 50 euro.
Le schede di memoria sono i supporti sui quali le fotocamere memorizzano le fotografie scattate, ce ne sono di diversi tipi: le Compact Flash sono le più grosse, ma hanno tagli di memoria molto elevata e il costo per mega è molto basso; le Memory Stick di Sony al contrario, come anche le xD, sono molto costose e difficilmente si trovano di grossi tagli; le schede SD di Panasonic invece come le Compact Flash arrivano a grossi quantitativi di memoria, ma sono un po' più care di queste, facendo però delle loro ridotte dimensioni un punto di forza.
Ovviamente tutti i pezzi che compongono una fotocamera sono importanti per il suo funzionamento, però bisogna sapere anche focalizzare l'attenzione su quelli che possono essere maggiormente significativi per la scelta di un prodotto. E' inutile fissarsi sulle schede di memoria in dotazione o sulle batterie, è vero che se la scheda in dotazione è di soli 8 Mb o se non sono presenti le batterie ricaricabili nella confezione, dovremo di sicuro sborsare altro denaro, ma è altrettanto vero che se sbagliamo la scelta di una componente interna come lenti o sensore non potremo più compensare in nessun modo questa mancanza e presto vorremo una nuova macchina fotografica e ci troveremo a spendere altre centinaia di euro. A questo punto non posso fare altro che augurarvi: Buon Acquisto!
Micheli Mauro
Nome: Mauro
Cognome: Micheli
e-Mail: mauro.micheli@email.it

Scheda B@rrito