Le News
Redazione
Testata editoriale a cura dell’A.S.I.C.

Redazione:
Di Mauro Salvatore,
Oliveto Peter,
Spoto Salvatore Francesco
Brevetti Software
La volta scorsa ho introdotto il pensiero di Stallman in merito al concetto di Libertà  del Software ed ho formulato esempi in merito al tentativo di limitare tale libertà da parte dei potenti.
Vorrei iniziare ad approfondire alcuni punti critici anticipati sul numero scorso.
Il brevetto, in generale, è uno strumento nato per tutelare colui che inventa qualcosa dallo sfruttamento commerciale operato da terzi senza il permesso dell'inventore. In linea di principio è uno strumento utile, ma se ci si ferma all'affermazione precedente.
Analizzandolo un po' meglio e cioè entrando nei dettagli attuativi, scopriamo che in base ai campi d'applicazione il brevetto può diventare pericoloso, un freno allo sviluppo, garanzie solo per i detentori dello stesso.
Facciamo un esempio: Se chi ha inventato la sedia avesse depositato un brevetto spiegandone in generale le funzionalità e senza specificarne un forma precisa, avrebbe avuto l'esclusiva nella produzione di sedie, ovvero nessuno avrebbe potuto creare e vendere sedie di alcun tipo senza pagare le royalties all'inventore. Se invece il brevetto fosse collegato ad un design particolare il problema non si porrebbe, in quanto il brevetto coprirebbe solo l'aspetto estetico della sedia, non la sua funzionalità .
Perché ho fatto questo esempio, vi starete chiedendo? Ebbene al parlamento Europeo da un paio di anni è in discussione una legge che estenda la tutela dei brevetti al Software.
Dove sta allora il problema? Il problema è nelle modalità  di espletamento di tale legge sui brevetti software. Si vuole dare la possibilità  di brevettare Algoritmi, ovvero l'insieme finito di passi necessari per risolvere un dato problema. Cioè non brevettare un programma particolare tipo Adobe Acrobat, ma gli algoritmi che consentono ad Acrobat di funzionare.
Immaginate per un attimo se algoritmi come il Quicksort, il Bubblesort, ed in generale tutti gli algoritmi di ordinamento fossero stati coperti da brevetto. Come si sarebbero potuti scrivere programmi come i Database, piuttosto che le rubriche telefoniche, e tutto ciò che fa uso di algoritmi di ordinamento?
Ma la cosa più grave è che l'Ufficio Brevetti Europeo, senza che alcuna legge sia stata ancora approvata, ha già  in deposito una miriade di brevetti software depositati dalle grosse multinazionali che non aspettano altro che tale legge sia approvata per farli valere.
Ma non fermiamoci solo agli aspetti meramente economici. Come credete funzioni la Ricerca Scientifica? Si parte da quanto è stato fatto fino a quel momento e si procede migliorando quanto già  esiste.
Ma se quanto già  esiste è brevettato come si può fare ricerca?
Come si può modificare un algoritmo precedente se questo è brevettato a livello di IDEA?
Ed inoltre, come si dovrà comportare la comunità  in merito all'utilizzo di tali algoritmi?
Ripeto non è solo un problema economico è un problema pratico!
Se uno volesse scrivere un programma che faccia uso di un sistema di ricerca, un sistema di immagazzinamento dati efficiente, un sistema di compressione per l'archiviazione dei dati, un sistema di comunicazione via internet per lo scambio dati, etc.., cosa dovrà fare?
Forse prima di iniziare a scrivere dovrà  informarsi se gli algoritmi che intende usare sono liberi o coperti da Brevetto? E se sono brevettati, dovrà  chiedere autorizzazione, magari previo pagamento di royalties? E quanto tempo (vedi burocrazia) dovrà  attendere per delle risposte.
Il risultato, a mio avviso deleterio, sarà che solo grandi aziende saranno in grado di districarsi in questo marasma burocratico ed i singoli sviluppatori, quelli che da sempre hanno realizzato centinaia di migliaia di piccole utility non saranno più in grado di farlo, a meno di non incappare in qualche cavillo legale con qualche Major del Software.
Scrivete per farmi sapere cosa ne pensate. Alla prossima!
Patanè Giuseppe
Nome: Giuseppe
Cognome: Patanè
e-Mail: patane@dmi.unict.it

Scheda B@rrito